Essere volontario dell’associazione “Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore” significa – anzittutto – mettersi in gioco in diversi contesti, perché è in diversi contesti che agisce l’associazione, occupandosi: dei minori ospedalizzati, dei minori in messa alla prova, dei minori che hanno difficoltà scolastiche, delle mamme che hanno voglia di riscattarsi. Significa fare una costante introspezione, perché è necessario essere privi di ogni forma di pregiudizi, giudizi e discrimazioni. Significa allenarsi all’empatia, alla compresione, all’ascolto. In poche parole significa aiutare l’altro sì, ma migliorare sé stessi! Ovviamente non si viene lasciati soli in questo cammino e in questa crescita, ma l’associazione mette a dispozione di ciascun volontario – gratuitamente – una professionista psicologa che si occupa della formazione mensile. In questi ultimi mesi sono stati trattati diversi argomenti, ne vediamo brevemente alcuni.
- I bisogni del bambino/ragazzo ospedalizzato e l’importanza dell’empatia. Come si può interagire con il minore? Attraverso un dialogo co-costruito con lo stesso, l’ascolto attivo e l’utilizzo del suo linguaggio.
- La Comunicazione. L’associazione funge da facilitatore della comunicazione anche attraverso lavoretti che il minore realizza insieme al volontario e regala all’altro (genitori, personale sanitario, ecc.). È necessario cercare di creare un ponte con il mondo interno del bambino/ragazzo: costruire storie, ascoltare musica, simulate.
- La Motivazione. Sorge nel momento in cui la persona si pone degli obiettivi, in quanto l’individuo si percepisce in base a: un compito o attività da svolgere; risultato positivo o negativo di un’azione effettuata.
Se hai intenzione di utilizzare il tuo tempo in modo costruttivo, impegnandoti in qualcosa che possa accrescere la tua persona e portare beneficio ad altri, non indugiare! Contattaci! Manda una e-mail su info@dirittideiminori.it o passa direttamente a trovarci in via XX Settembre, n. 26 (di fronte il Wasabi).